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La conferenza avrà luogo al Grindhouse Club di Padova
Via Giacinto Andrea Longhin, 37, 35129 Padova PD Clicca qui per ulteriori informazioni Presentazione del libro di Antonello Colimberti presso la libreria IBS di Firenze. Intervengono Giuseppe Cognetti ed Albert Mayr Martedì 28 giugno ore 18 Conferenza su "L'esperienza religiosa fra filosofia interculturale e psicologia analitica", in un panel insieme a Roberta Cappellini, Luigi Vero Tarca, Gateano Sabetta, Paolo Trianni e Leonardo Marcato. Lunedì 19 giugno, ore 14, room 4, Palazzo Isolani, p.zza santo Stefano Martedì 6 giugno alle ore 18:00 nella Sala Rosa, Piazzetta Sivio Gigli 2, Siena Gabriella Piccinni, Direttrice del Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali e Giuseppe Cognetti, docente di Storia della filosofia e Filosofia interculturale presso lo stesso Dipartimento, discutono con Michela Pereira, già docente di Storia della filosofia medievale presso l’Università di Siena, il suo libro: “Ildegarda di Bingen Maestra di sapienza nel suo tempo e oggi” Seguirà un brindisi |
4 Febbraio 2017
Una bella recensione di Antonello Colimberti, sull'Unità, dei miei ultimi due libri Con un altro sguardo (Donzelli, 2015) e Per un nuovo umanesimo (Mimesis, 2016).
Una bella recensione di Antonello Colimberti, sull'Unità, dei miei ultimi due libri Con un altro sguardo (Donzelli, 2015) e Per un nuovo umanesimo (Mimesis, 2016).
INTRODUZIONE
Il seminario intende offrire una riflessione approfondita sugli attuali esiti della cultura occidentale, ovvero sul ruolo svolto dalla scienza e dalla tecnologia e sulle forme di assolutismo in circolazione oggi - con il loro desiderio di sostituirsi a quel Dio di cui Nietzsche aveva più di un secolo fa annunciato la "morte". L'ambito della verità è solo quello sperimentato dalla scienza? Vi è spazio per altre forme di conoscenza che, senza voler competere con la scienza e contrapporsi a essa, fanno propria la preoccupazione di pensare all'uomo nella sua interezza e nella sua relazione alla questione del senso? Esiste, come insegna Raimon Panikkar, una" porta della saggezza", dalla quale accedere a una diversa comprensione di sé? Possiamo ipotizzare un incontro tra scienza ed esperienza piena della vita? Attraverso un percorso tra gli insegnamenti di Panikkar, grazie alla presenza di studiosi insigni, nel corso del seminario ci chiederemo come spiritualità e mistica permettano di favorire questo incontro.
Sabato 29 ottobre
14.00-14.40 Registrazione dei partecipanti
14.40-15.00 Benvenuto (Fabio Merlini, Fondazione Eranos)
15.00-15.40 M. Roberta Cappellini (CIRPIT):
....................."l'utopia della scienza nella visione di Raimon Panikkar"
15.40-16.00 Discussione
16.00-16.20 Pausa caffè
16.20-17.00 Jaume Agusti-Cullell (Consejo Superior de Investigaciones Cientificas
..................... -Institut d'lnvestigacion en Intelligència Artificial, Barcellona):
..................... "Homo quarens. El nuevo paradigma de supervivencia"
17.00-17.20 Discussione
17.20-18.00 Giuseppe Cognetti (Università di Siena): Una lettura de Il ritmo dell'Essere di R.Panikkar 18-18.20 Discussione
Domenica 30 ottobre
09.20-10.00 Luigi Vero Tarca (Università Ca' Foscari Venezia):
..................... "La mistica come esperienza piena della conoscenza scientifica"
10.20-10.40 Pausa caffè
10.00-10.20 Discussione
10.40-11.00 Werner Weick (regista e produttore, lugano):
..................... "Filmare Panikkar"
11.00-12.00 Proiezione del documentario "l'arte di vivere",
..................... (W. Weick e A.Andriotto, "II filo d'oro", RSI, 2001)
12.00-12.20 Andrea Andriotto (co-autore, Ferrara):
..................... "Raimon Panikkar e il suo contesto: memorie indiane"
12.20-12.40 Discussione
12.40-13.00 Tavola rotonda conclusiva e chiusura del seminario
13.30 ...........Pranzo
Il seminario intende offrire una riflessione approfondita sugli attuali esiti della cultura occidentale, ovvero sul ruolo svolto dalla scienza e dalla tecnologia e sulle forme di assolutismo in circolazione oggi - con il loro desiderio di sostituirsi a quel Dio di cui Nietzsche aveva più di un secolo fa annunciato la "morte". L'ambito della verità è solo quello sperimentato dalla scienza? Vi è spazio per altre forme di conoscenza che, senza voler competere con la scienza e contrapporsi a essa, fanno propria la preoccupazione di pensare all'uomo nella sua interezza e nella sua relazione alla questione del senso? Esiste, come insegna Raimon Panikkar, una" porta della saggezza", dalla quale accedere a una diversa comprensione di sé? Possiamo ipotizzare un incontro tra scienza ed esperienza piena della vita? Attraverso un percorso tra gli insegnamenti di Panikkar, grazie alla presenza di studiosi insigni, nel corso del seminario ci chiederemo come spiritualità e mistica permettano di favorire questo incontro.
Sabato 29 ottobre
14.00-14.40 Registrazione dei partecipanti
14.40-15.00 Benvenuto (Fabio Merlini, Fondazione Eranos)
15.00-15.40 M. Roberta Cappellini (CIRPIT):
....................."l'utopia della scienza nella visione di Raimon Panikkar"
15.40-16.00 Discussione
16.00-16.20 Pausa caffè
16.20-17.00 Jaume Agusti-Cullell (Consejo Superior de Investigaciones Cientificas
..................... -Institut d'lnvestigacion en Intelligència Artificial, Barcellona):
..................... "Homo quarens. El nuevo paradigma de supervivencia"
17.00-17.20 Discussione
17.20-18.00 Giuseppe Cognetti (Università di Siena): Una lettura de Il ritmo dell'Essere di R.Panikkar 18-18.20 Discussione
Domenica 30 ottobre
09.20-10.00 Luigi Vero Tarca (Università Ca' Foscari Venezia):
..................... "La mistica come esperienza piena della conoscenza scientifica"
10.20-10.40 Pausa caffè
10.00-10.20 Discussione
10.40-11.00 Werner Weick (regista e produttore, lugano):
..................... "Filmare Panikkar"
11.00-12.00 Proiezione del documentario "l'arte di vivere",
..................... (W. Weick e A.Andriotto, "II filo d'oro", RSI, 2001)
12.00-12.20 Andrea Andriotto (co-autore, Ferrara):
..................... "Raimon Panikkar e il suo contesto: memorie indiane"
12.20-12.40 Discussione
12.40-13.00 Tavola rotonda conclusiva e chiusura del seminario
13.30 ...........Pranzo
Per un nuovo umanesimo.Itinerari
Mimesis, Milano 2016 Il tempo in cui viviamo è caratterizzato da un insieme di miti apparentemente indistruttibili che si chiamano mercato globale, crescita, sviluppo, profitto, tecnocrazia: la promessa che contengono è quella di un mondo di pace, benessere e giustizia, non oggi purtroppo ma in un futuro lontano. La realtà del presente, quella che veramente conta, è però altro: l’assedio di un nuovo terrorismo creato in gran parte dalle politiche occidentali, la morte per fame e malattie di sei milioni di bambini ogni anno, l’aumento esponenziale del divario tra ricchi e poveri, l’imminenza del disastro ambientale, guerre, precarietà, disagio psicologico generalizzato. Nell’enciclica Laudato si’ papa Francesco ha sottolineato con forza la necessità impellente di un nuovo umanesimo non più esclusivamente antropocentrico, con un discorso ecologico che lega la protezione dell’ambiente all’urgenza etica di tutelare le vittime della storia dominante, delineando una nuova immagine dell’uomo e riscoprendo un Divino diversissimo dal Dio dei potenti venerato per millenni. Occorre scegliere di situarsi, ha scritto Raul Fornet-Betancourt, nella diversità culturale distrutta, schiacciata o emarginata dalle imprese coloniali che hanno oppresso l’umanità specialmente nell’età del furore smisurato provocato dalla modernità capitalistica centroeuropea. Questo nuovo umanesimo (che Raimon Panikkar ha chiamato visione cosmoteandrica) oggi vuol dire allora dialogo a 360 gradi, oltre ogni riduzionismo e visione parziale e unilaterale della realtà: dialogo interculturale e interreligioso, dialogo con le psicologie del profondo e con le scienze cognitive, salutare immersione nella nostra radice “naturale” e ridimensionamento dei miti storicistici, dialogo con il pensiero femminile, oltre la falsa neutralità del pensiero maschile, dialogo con le grandi tradizioni “esoteriche” occidentali, forme di pensiero interrotte e rimosse all’interno della nostra storia culturale e capaci di restituire agli esseri umani quella libertà creativa e quella gioia di vivere che i miti attualmente dominanti stanno distruggendo. |
SABATO 17 SETTEMBRE - ore 16.00 - San Benedetto | Chiostro
EUROPE TALKS TO EUROPE INTERCULTURALISMO IN COLLABORAZIONE CON EUROZINE La cultura degli altri è diventata ancora una volta una questione politica nell'epoca delle migrazioni di massa. Le politiche di integrazione e multiculturalismo sono state dichiarate sepolte sia da Angela Merkel che da David Cameron. Allo stesso tempo, le tendenze demografiche richiedono nuove risposte alle sfide della convivenza tra persone di razze, religioni, lingue e provenienze diverse. Qual sarà il futuro del mondo multiculturale dopo che l'idea stessa di multiculturalismo si è perduta? con GIUSEPPE COGNETTI, KENAN MALIK, ATTILA MELEGH, ELŻBIETA KUZBORSKA conduce MARC-OLIVIER PADIS |

Pratiche filosofiche e proposte di valori
Giuseppe Cognetti
"Con un altro sguardo"
Roma, Donzelli
VENERDI 18 MARZO 2016 - ore 21,00
AUDITORIUM Liceo "Fermi"
Via Ambrogi - CECINA (LI)
Giuseppe Cognetti
"Con un altro sguardo"
Roma, Donzelli
VENERDI 18 MARZO 2016 - ore 21,00
AUDITORIUM Liceo "Fermi"
Via Ambrogi - CECINA (LI)

Sabato 27 febbraio, ore 15-16, Sala 2, conferenza di Giuseppe Cognetti su
Il Tai Chi Chuan come arte del benessere
Il tai chi chuan è un'arte di combattimento e una scienza pratica del benessere psico-fisico definita spesso, in modo apparentemente contraddittorio, “meditazione in movimento”, che affonda le sue radici nella tradizione taoista cinese. Si può dire che le arti cinesi (e anche giapponesi) siano forme di esercizio meditativo incardinate nel Vuoto. Il Vuoto non coincide col nostro Nulla.
Seguirà una lezione pratica.
Il Tai Chi Chuan come arte del benessere
Il tai chi chuan è un'arte di combattimento e una scienza pratica del benessere psico-fisico definita spesso, in modo apparentemente contraddittorio, “meditazione in movimento”, che affonda le sue radici nella tradizione taoista cinese. Si può dire che le arti cinesi (e anche giapponesi) siano forme di esercizio meditativo incardinate nel Vuoto. Il Vuoto non coincide col nostro Nulla.
Seguirà una lezione pratica.
“CON UN ALTRO SGUARDO”
Ciclo di incontri sul dialogo interculturale e interreligioso a cura di Giuseppe Cognetti in collaborazione con l'Affratellamento e il Centro Interculturale R. Panikkar Primo incontro: 12 Febbraio "PLURALISMO" Secondo incontro: 26 Febbraio "DIALOGO" Terzo incontro: 8 Aprile "INTERCULTURALITA'" ore 17:30, via G. Orsini 73 (FI), ingresso libero |
L'energia consapevole nelle arti di combattimento asiatiche
Sabato 12 Dicembre, ore 16-18 Palestra Arti Marziali Firenze, via Fracastoro 14 Seminario teorico con Giuseppe Cognetti, docente universitario di Storia della filosofia e Filosofia interculturale contemporanea e insegnante di Tai Chi Chuan. PARTECIPAZIONE APERTA A TUTTI euro 15,00. |
LE PARODIE DELLA TRADIZIONE
Sabato 24 Ottobre - ore 16,00 - Via Muggia 10, Roma
CONVEGNO
Le parodie della Tradizione: controiniziazione, autoiniziazione, new age
Relatori: Mariano Bizzarri, Giuseppe Cognetti, Pier Paolo Dal Monte
CONVEGNO
Le parodie della Tradizione: controiniziazione, autoiniziazione, new age
Relatori: Mariano Bizzarri, Giuseppe Cognetti, Pier Paolo Dal Monte
IL SILENZIO ATTIVO. REINVENTARE LA SPIRITUALITÀ CON LA RICERCA ARTISTICA
Domenica 27 settembre – 15.00 – il Circolo dei lettori, Sala Gioco
Dialogo tra GABRIELE GORIA, GIUSEPPE COGNETTI
Nell’era della globalizzazione e del pluralismo, facilitare incontri tra culture e tradizioni è questione di vitale importanza. Quando la ricerca artistica incontra l’indagine spirituale, la complessità di diverse teorie filosofiche può arrivare ad incarnarsi in una forma di “Silenzio Attivo”, dove introspezione ed espressività diventano le due azioni complementari dello spirito umano.
Dialogo tra GABRIELE GORIA, GIUSEPPE COGNETTI
Nell’era della globalizzazione e del pluralismo, facilitare incontri tra culture e tradizioni è questione di vitale importanza. Quando la ricerca artistica incontra l’indagine spirituale, la complessità di diverse teorie filosofiche può arrivare ad incarnarsi in una forma di “Silenzio Attivo”, dove introspezione ed espressività diventano le due azioni complementari dello spirito umano.
MASTER
UNIVERSITARIO DI II LIVELLO IN “MEDICINA
INTEGRATA”
A.A. 2014-2015 LA MEDICINA TRADIZIONALE CINESE: ASPETTI FILOSOFICI, CULTURALI E SOCIALI 14-16 maggio 2015 Filosofia e corporeità fra Oriente e Occidente seminario a cura di Giuseppe Cognetti 14 Maggio 2015, ore 14-18 Aula G1, corpo G, liv.0 Campus di Germaneto |
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Presentazione e discussione del libro di Giuseppe Cognetti "Con un altro sguardo" (Donzelli, 2015)
Calendario degli incontri 5 Maggio, Libreria Ubik, Catanzaro Lido, ore 18:30 6 Maggio, Istituto Istruzione Superiore Ferrari, Chiaravalle Centrale, ore 10:30 7 Maggio, Liceo Scientifico Filolao, Crotone, ore 8:45 7 Maggio, Liceo Classico Borrelli, Santa Severina, ore 11:15 8 Maggio, Museo Marca, Catanzaro, ore 17:30 |

Master in Studi Orientalistici e Comparativi
18-19 Aprile 2015 - Presso Istituto di Scienze dell'Uomo, via Tonini 5, Rimini
Seminario di Filosofia Comparativa I - a cura di Giuseppe Cognetti
18-19 Aprile 2015 - Presso Istituto di Scienze dell'Uomo, via Tonini 5, Rimini
Seminario di Filosofia Comparativa I - a cura di Giuseppe Cognetti

Presentazione del libro
L'Età Oscura - Attualità di René Guénon
Cd "Aurora" di Paolo Cognetti
Giovedì 19 Marzo 2015, ore 18:00, presso la Libreria IBS, via die Cerretani, 16/r, Firenze.

Con un altro sguardo - Piccola introduzione alla filosofia interculturale
Donzelli, Roma 2015
Per far fronte ai terribili mali del presente è fondamentale superare l'ideologia coloniale, cioè la convinzione che la cultura occidentale sia superiore in tutto e per tutto alle altre culture che abitano il pianeta. Occorre aprirsi a un mutamento di paradigma basato su un autentico dialogo con popoli, civiltà, religioni e tradizioni diverse, che la globalizzazione oggi fa entrare in contatto come mai nel passato. Sul piano filosofico, il vecchio modello monoculturale di ragione e di sviluppo è in crisi, e il pluralismo, chiave di volta di una nuova filosofia declinata in senso interculturale, rifiuta ogni arroganza eurocentrica e la credenza che una sola cultura possa dar conto con i suoi parametri e categorie dell'infinita complessità del reale. Senza il dialogo, senza il superamento dell'individualismo, senza l'ascolto "imparativo", come lo ha chiamato Raimon Panikkar, degli "altri", dei loro valori e delle loro idee, spesso incompatibili coi nostri attuali miti, non solo non costruiremo mai pace e giustizia, ma rischiamo la distruzione violenta dell'homo sapiens. Non si tratta di rinunciare ai nostri valori, né alla necessaria fermezza nel difenderli contro attacchi brutali e disumani: si tratta invece di non ricercare più un'illusoria universalità transculturale(fondata nella nostra ragione) e di mettersi in gioco in quella che M.Oakeshott ha definito la “conversazione del genere umano”.
Donzelli, Roma 2015
Per far fronte ai terribili mali del presente è fondamentale superare l'ideologia coloniale, cioè la convinzione che la cultura occidentale sia superiore in tutto e per tutto alle altre culture che abitano il pianeta. Occorre aprirsi a un mutamento di paradigma basato su un autentico dialogo con popoli, civiltà, religioni e tradizioni diverse, che la globalizzazione oggi fa entrare in contatto come mai nel passato. Sul piano filosofico, il vecchio modello monoculturale di ragione e di sviluppo è in crisi, e il pluralismo, chiave di volta di una nuova filosofia declinata in senso interculturale, rifiuta ogni arroganza eurocentrica e la credenza che una sola cultura possa dar conto con i suoi parametri e categorie dell'infinita complessità del reale. Senza il dialogo, senza il superamento dell'individualismo, senza l'ascolto "imparativo", come lo ha chiamato Raimon Panikkar, degli "altri", dei loro valori e delle loro idee, spesso incompatibili coi nostri attuali miti, non solo non costruiremo mai pace e giustizia, ma rischiamo la distruzione violenta dell'homo sapiens. Non si tratta di rinunciare ai nostri valori, né alla necessaria fermezza nel difenderli contro attacchi brutali e disumani: si tratta invece di non ricercare più un'illusoria universalità transculturale(fondata nella nostra ragione) e di mettersi in gioco in quella che M.Oakeshott ha definito la “conversazione del genere umano”.
Intercultural Philosophy: Problems and Perspectives
Abstract: Today in the coexistence of our increasingly multi-ethnic societies, it is important to open ourselves to pluralism not only theoretically but above all existentially. This does not involve the loss of our values, beliefs or lifestyles, but rather an understanding of their relativity. Indeed it is not a question of a-priori universals, but of answers to problems arising in specific historical, cultural, linguistic contexts. Panikkar argues that it is reality itself, in its deep structure, to be pluralistic and that it is a terrible violence to try to impose a single thought, a single religion, or economy, all over the world. (ie Biblical Tower of Babel) as we are in fact doing with our “globalization”, that intends to export our Western pattern everywhere. So our monistic as well as dualistic systems must be overcome on behalf of "a-dualistic patterns" that seem to constitute the most appropriate answer to the complexity of our time.
Terzani: verso la rivoluzione della coscienza
Giovedì 15 gennaio 2015 ore 18.00
via de'Cerretani 16/r, Firenze Presentazione del volume della collana diretta da Serge Latouche I precursori della decrescita a cura di Gloria Germani Jaca Book Ne parlano con la curatrice: Giuliana Mieli, filosofa, psicologa, autrice di Il Bambino non è un elettrodomestico; Giuseppe Cognetti, Filosofo, Università di Siena, autore di L'Età Oscura, attualità di Renè Guènon Jacopo Storni del Corriere della Sera |
Testimone dell'espansione di tre grandi potenze (Stati Uniti, Cina e Giappone), durante i suoi viaggi Tiziano Terzani (1938-2004) ha però incontrato anche un'altra Asia, caratterizzata da una saggezza radicata in culture e spiritualità non violente. L'incontro con la cultura indiana, in particolare, è stato la scintilla del suo cambiamento personale, che lo ha portato a vivere la decrescita su se stesso, nello spirito e nel comportamento. Le sue opere educano a un convivere non violento e armonico tra le culture, e auspicano che l'uomo sia protagonista di una nuova mutazione, che lo renda più attento all'interiorità e meno attaccato alla materia, più impegnato nel suo rapporto con il prossimo e meno rapace nei confronti del resto dell'universo.
23 Giugno ore 14,00 presso Auditorium: Raimon Panikkar, la pace e l'utopia
Incontro con Giuseppe Cognetti e M. Roberta Cappellini
Incontro con Giuseppe Cognetti e M. Roberta Cappellini
Recensione di Antonello Colimberti sul mio lavoro L'Età Oscura, uscita su Europa Quotidiano il 30 Maggio 2014
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